come ben saprete la svizzera è uno stato federale composto da 26 cantoni e a oggi giorno uno degli standard di vita e anche economici e più elevati al mondo la nomina della ricchezza di questa nazione è ben risaputa e statisticamente parlando il pil del paese si attesta da diversi decenni ai vertici delle liste ufficiali ma la domanda sorge spontanea come ha fatto un paese senza sbocco sul mare con poche risorse naturali da sfruttare a diventare così ricco è semplicemente dovuto al fatto di non essere stato coinvolto in alcuna guerra nel corso del ventesimo secolo o c'è ben altro se possiamo dire che il motto per sintetizzare le strategie economiche e politiche che hanno contraddistinto la svizzera sia neutralità e universalità scusatemi lari ma dove sta la verità i nemici sai da che parte stanno mai neutrali che può dirlo gridando la nausea vediamo un po più da vicino cosa ci narra la storia se considerato da un punto di vista geografico il miracolo svizzero deve prima di tutto essere contestualizzato sulla base delle peculiarità fisiche del paese confinante a ovest e nord ovest con la francia a est ea nord est con la germania austria e liechtenstein ea sud con l'italia
la svizzera è una vera e propria roccaforte montana senza un accesso diretto sul mare con una popolazione che dal 1941 è passata da essere 4 milioni e 2 circa 8 milioni e mezzo il paese vanta sud una muraglia naturale con le alpi che ne occupano tutta quanta la porzione centro meridionale a nord ovest di questa barriera montuosa al confine francese e poco più in là del lago di ginevra si staglia invece il massiccio del giura mentre nella porzione settentrionale si estende la terza grande regione del paese l'altopiano svizzero dove vive la maggior parte della popolazione come possiamo vedere dunque le premesse geografiche della svizzera sembrano molto ottimali per dar forma uno stato isolato
facilmente difendibile ma comunque interconnesso con le principali potenze europee fattori come l'alto tasso educativo e civico dei cittadini il basso livello demografico o anche il decentramento politico amministrativo che ha dato forma alla suddivisione in territorio amministrativi dei cantoni e anche la presenza di un sistema democratico direi abbastanza stabile per quanto tutto questo possa sembrare una causa della ricchezza della svizzera possiamo dire che tutto ciò non è altro che una diretta conseguenza del benessere economico non l'origine ma partiamo un pochino dalle basi in linea generale il processo che non azione segue per svilupparsi economicamente è un processo molto articolato nel caso della svizzera si tratta di un qualcosa di ancor più complesso in passato per tutte quelle realtà politiche che si sono dimostrate delle eccellenze economiche la chiave di volta per dare il via alla rivoluzione industriale e di conseguenza per arricchirsi risiedeva prima di tutto nel miglioramento dell'agricoltura aumentare la produttività agricola permetteva infatti agli agricoltori di accumulare un reddito sufficiente per poterne risparmiare una parte e depositarlo successivamente in una banca o in un'istituzione
finanziaria denaro che poteva essere poi fatto girare all'interno della stessa economia nazionale e prestato agli imprenditori industriali insomma un fattore basilare che ha contraddistinto gran parte dei paesi che iniziarono a industrializzarsi a partire dal xix secolo e ad attirare così su di sé e prestiti e investimenti nazionali ed internazionali nel caso della svizzera dobbiamo tornare un pochino più indietro nel tempo tra il 1798 e il 1803 quando il governo della repubblica elvetica all'epoca dipendente della neonata repubblica francese abolì l'obbligo di far pagare le tasse ai grandi proprietari terrieri sgravando così gli agricoltori da pesanti oneri finanziari e portando alla creazione di aziende agricole molto dinamiche che erano di piccole e medie dimensioni le quali in seguito andarono imporsi nel
settore agro alimentare elvetico l'allentamento temporaneo delle scadenze dei pagamenti permise ai coltivatori di formare tutta una serie di cooperative e di far sì che nel paese si creasse non sarà un equilibrio tra concorrenza a causa dell'aumento delle importazioni e collaborazione fra le varie aziende dovuta principalmente alla diffusione delle tecnologie in tutto il settore prime fra tutte in europa le cooperative e le imprese private che furono scaltre innovative e rapide nell'importare dall'estero i macchinari all'avanguardia per aumentare la propria produzione ad aggiungersi a ciò con il tramonto delle guerre napoleoniche tra il 1815 e il 1816 grazie a una serie di investimenti volti a drenare la pianura alluvionale del fiume link con cui ottenere nuovi raccolti la svizzera si trovò interessata da un importante afflusso di manodopera locale un'eccedenza disposta ad essere impiegata a fronte di salari
alquanto bassi un fatto che dispose le basi con cui accelerare di converso anche il settore industriale a questo punto non dobbiamo dimenticarci di un elemento fondamentale su cui l'intero modello svizzero si sarebbe basato a partire dalla fine dell'ottocento fino ai giorni nostri vale a dire il modello capitalista e industriale e finanziario con lo sviluppo esponenziale del capitalismo moderno e ancor di più con l'era della globalizzazione per rimanere al passo con le grandi potenze circostanti a partire dai primi anni dell'ottocento la svizzera consapevole di non poter competere con i grandi sistemi coloniali europei incentivo al massimo i modelli di libero scambio con cui supportare le esportazioni nel mercato globale in pratica pur non avendo un impero coloniale le risorse teoricamente infinite come francia inghilterra spagna i cantoni elvetici dedicandosi unitamente all'esportazione ai vicini europei di quanto loro
potevano produrre ottennero indirettamente molti dei benefici economici del colonialismo senza però la necessità di doverne sostenere i costi fu così che i preziosi filati prodotti nel toggenburg i tessuti del canton glarona la baia del canton argovia o gli stessi orologi di mi lasciate alle ginevra forno esportati massicciamente in lungo e largo dall'america all'asia al punto da spingere il politico britannico john boring a stilare un rapporto nel 1836 nel quale definiva la mentalita imprenditoriale in svizzera come modello fondante per il libero scambio ad aggiungersi a cioe i cantoni svizzeri furono interessati prima di molti altri paesi europei dal fenomeno della rivoluzione industriale questo in un periodo compreso all'incirca tra la seconda metà del 1700 e i primi 30 anni dell'ottocento per imitare l'industrializzazione britannica gli svizzeri erano però consci del fatto che fosse necessario avere accesso a risorse
fondamentali come vaste pianure fertili e sbocchi sul mare elementi che alla svizzera ovviamente mancavano tuttavia la scarsità di risorse naturali non fu un vero e proprio svantaggio per gli elvetici ma anzi sotto un certo punto di vista una fortuna dal momento che gli imprenditori si trovarono obbligati in un certo modo a scegliere con cura quali prodotti rielaborare rivendere e spingere sul mercato estero meccanizzando sempre di più l'industria del cotone e puntando tutto sull'energia idroelettrica della quale c'è la grande disponibilità grazie ai corsi d'acqua del paese il deficit di risorse e fu compensato principalmente con le importazioni dall'estero soprattutto da quelle derivanti dalle regioni francesi e tedesche le quali consentivano alle aziende svizzere di produrre beni di grande qualità ea prezzi
competitivi con cui poter ampiamente ripagare le importazioni proprio come la cina ha fatto fino a qualche decennio fa la svizzera sul finire del 1800 in progredito rapidamente dal punto di vista della produzione delle esportazioni di beni e materiali essenziali alcuni dei quali erano davvero vitali a livello geopolitico per fare un esempio vagoni ferroviari armi e munizioni non a caso l'industria bellica nella prima della seconda guerra mondiale rappresentò un elemento fondamentale per la corsa agli armamenti tedeschi e industrial betis che in particolare quelle chimiche e farmaceutiche meccaniche a causa delle dimensioni ridotte del mercato interno erano state costrette a esportare i propri beni in europa ben prima di molte altre realtà continentali il che diede loro un grande vantaggio in termini economici competitivi e di conoscenze tecniche affinando sempre di più le tecniche e le aziende svilupparono prodotti di altissimo valore puntando soprattutto a fattori come durabilità ed estrema qualità basti pensare all'arte della orologeria svizzera un giorno io che parlerò di questa storia cioè degli orologi in svizzera ma non è questo il giorno sebbene la grande depressione del 1929 impose una certa frenava gli scambi commerciali la germania continua comunque rappresentare uno dei principali partner della svizzera ancor prima che scoppiasse la guerra così tanto che prima dello scoppio del conflitto i cantoni elvetici vantavano il 20 per cento circa delle multinazionali presenti in tutto il mondo sul proprio territorio un fatto incentivato dalla disponibilità di capitali e dalle agevolazioni fiscali rispetto a realtà avanzate come gli stati uniti o la gran bretagna negli anni del conflitto le esportazioni verso la germania nazionalsocialista crebbero in modo molto significativo mentre il commercio con gli alleati rallentato a causa delle cerchia mento senza dell'asse arrivò ad essere solo un terzo rispetto alla totalità degli scambi che il paese faceva con il vicino a nazista tra il 1940 e il 42 il 45 per cento dei prodotti esportati erano diretti in germania e in italia si trattava principalmente di macchinari agricoli industriali in ferro e
acciaio di veicoli e anche e prodotti chimici ma alle potenze dell'asse i cantoni fornirlo come già detto principalmente armi e munizioni sulla base di accordi bilaterali con berlino il paese sovvenzionò infatti un piano di esportazione di armamenti che doveva garantire un importo di oltre un miliardo di franchi questa stretta relazione economica con l'asse fu una diretta conseguenza politica economica e geografica la svizzera dipendeva infatti dalle importazioni della germania e dell'italia in particolare quelle di carbone ferro combustibili e sementi cioè prodotti che una volta rielaborate in loco avrebbero dato grossi benefici sia agli importatori che soprattutto gli esportatori fu così che il traffico su rotaia tra l'italia la svizzera la germania continua a svolgersi indisturbato almeno fino al 1943 altro elemento tanto importante quanto controverso per il nostro discorso sulla ricchezza svizzera è la questione del famoso oro depredato ovvero le riserve depredate d oro del regime hitleriano che depositate su conti off shore per finanziare gli sforzi bellici la banca nazionale svizzera acquisto nonostante il fatto che i
direttori sapessero bene che si trattava di oro prelevato dalle banche centrali dei paesi occupati un fatto che fu ben documentato a partire dagli anni 50 e in particolar modo dal report emerge nel 1996 redatto dall omonima commissione non era un caso che la svizzera fosse il polo di scambio più importante per le transazioni delle riserve di oro per il regime nazionalsocialista visto e considerato il fatto che il 79 per cento di tutto l'oro inviato all'estero dalla rice bank passo per la svizzera di questo metallo la 87 per cento o fini alla banca nazionale svizzera s e il 13 per cento a banche locali all'inizio della guerra la bns la banca nazionale svizzera non fece tentativi effettivi per distinguere nelle forniture dei tedeschi quale fosse loro acquistato legalmente e quale fosse quello depredato acquistando oro proveniente dalla germania la svizzera intendeva garantirsi da una parte una buona copertura aurea un maggior afflusso di capitali e dall'altra il mantenimento delle relazioni diplomatiche di neutralità con il vicino tedesco pur
consapevoli dell'origine e problematica dell'oro e degli avvertimenti degli alleati al riguardo gli alti vertici delle banche delle assicurazioni elvetiche si adoperarono almeno fino all'aprile del 1945 affinché la bns continuasse a comprare oro dalla banca centrale tedesca questi trasferimenti sarebbero serviti a pagare i grossi interessi ea saldare molte questioni aperte con i principali creditori del paese sul finire della guerra quando i parenti delle vittime dell'olocausto cercarono di accedere ai conti bancari delle vittime le autorità bancarie slip se le si nascosero dietro a un interpretazione delle leggi sul segreto bancario per bloccare l'accesso e la restituzione di quanto dovuto opponendo ostacoli disarmanti a chi richiedeva delle compensazioni come ad esempio si richiedeva ai parenti delle vittime e certificati di morte di coloro che erano deceduti nei campi di concentramento un atteggiamento sul quale nel corso della guerra fredda gli stati uniti chiuse da un option presumibilmente per motivazioni di real politik al
di là di tutto ciò c'è da considerare poi anche il fatto che a differenza della totalità delle industrie europee distrutta dalla guerra che dovettero essere ricostruite da zero quelle elvetiche e furono largamente preservate dallo sconquasso bellico neutralità e controllo della sovranità nazionale e permisero agli industriali di mantenere non solo inalterati i tassi di produzione ma addirittura di accrescere le esportazioni verso quelle regioni che nell'immediato dopoguerra necessitavano di
materiali con cui ricostruire città aziende e vie di comunicazione a partire dal 1945 l'espansione industriale della svizzera alimentata dalle insaziabili richieste delle industrie esportatrici di metallo e acciaio portò a un afflusso di oltre un milione di lavoratori stranieri specializzati un immigrazione diciamo preventivata che costituì oltre il 17 per cento della popolazione totale del paese e più del 30 per cento della forza lavoro attiva al culmine del boom degli anni 70 la presenza di una forza lavoro giovane attiva e supportata da redditi elevati e assicurazioni fiscali ben strutturate mise in piedi una generazione di nuovi imprenditori in che erano in grado di assolvere i propri debiti di finanziare
investimenti e sostenere il motore dell'economia agendo al contempo da deterrente contro i pericoli della disoccupazione che tra l'altro nel 1972 aveva livelli davvero minimi circa 106 disoccupati in tutto il paese con una serie di riforme e con il rafforzamento dello stato sociale il cosiddetto vuole far state unito a una gestione lungimirante dell'economia interna da parte della classe politica dei vari cantoni della confederazione volta all'aumento della competitività e dell'afflusso di capitali il paese mantenne e anzi favori un terreno sempre più fertile per il consolidamento del settore finanziario e bancario un settore composto da un alta borghesia che nell'area vantava già una lunga storia ininterrotta risalente almeno ai primi anni del 1700 con la creazione delle prime banche private nella città di san gallo fu così che il mondo dell'alta finanza e quello degli affari internazionali trovò nella svizzera della seconda metà del novecento il connubio perfetto tra liberalismo capitalismo e globalizzazione dove far prosperare far diventare il paese uno dei più grandi centri finanziari offshore un paradiso fiscale ad uso esclusivo di
multinazionali aziende e individui benestanti il caso di giganti come nestlè allo swiss e laroche sono esemplificativi a tal riguardo passando da una dimensione nazionale l'inclinazione agli affari dimostrata da secoli dalle famiglie di banchieri privati come ad esempio yachting air mirabeau e i bordi e di ginevra si mescolò alla perfezione con i due principali avvenimenti storici del novecento che interessarono la svizzera la non partecipazione al conflitto bellico prima e il boom del settore bancario negli anni cinquanta e sessanta poi ciò permise ai banchieri elvetici di attirare i fondi esteri su se stessi e spendendo così il proprio portafoglio di clienti e di crediti pubblici e privati negli ultimi 30 anni la svizzera consolidò da una parte il proprio settore privato e dall'altra incentivo ai cittadini ad adottare una politica volta al risparmio per fare un esempio nel 1973 in parte anche grazie a un franco svizzero più apprezzato cioè con più valore il patrimonio medio dei libretti di risparmio svizzeri era circa il doppio di quello degli stati uniti o della germania ovest questi risparmi furono il risultato di una politica di lunga durata volta a mantenere basse le tasse alla fine degli anni sessanta la pressione fiscale nei vari cantoni era infatti di gran lunga tra le più basse in europa e superava di poco quella giapponese un dato che metteva in chiaro due cose prima di tutto che la svizzera era uno stato sociale ricco e data l'importanza dei risparmi privati e degli incentivi dati ai multimiliardari uno stato sociale
essenzialmente per i ricchi fungendo da catalizzatore per il sostentamento dell'economia nazionale il settore bancario svizzero capitanato dalle due principali società di alta finanza cioè la ubs e la credit suisse concesse tra gli anni 70 e 80 sostanziale autonomia alle grandi multinazionali e alle società per azioni così da facilitarne il radicarsi sul territorio simbolo dell'esaltazione privatista elvetica dell'intesa tra stato e vertici finanziari e del disinteresse politico a supervisionare il flusso di capitali fu il cosiddetto segreto bancario introdotto per legge nel 1934 grazie al quale i gigante dell'e business poterono celare al pubblico tanto al governo quanto al singolo cittadino il proprio patrimonio effettivo e commettere reati quali evasione e il riciclaggio e illecito di denaro malgrado le controversie del segreto bancario e di accuse di corruzione come anche di aver accolto denaro proveniente da paesi governati da dittature da bande di contrabbandieri i banchieri che operavano in svizzera aderivano nei fatti ha un
codice non scritto che era molto simile a quello che osservavano medici e clero stando agli ultimi dati non molto dissimili da quelli degli anni 80 e 90 nel 2018 le banche svizzere detenevano un patrimonio complessivo di 6,5 trilioni di dollari una cifra pari al 25 per cento di tutte le operazioni finanziarie internazionali vivendo all'ombra di imprese gigantesche che vantavano un bilancio complessivo molto più grande dello stesso budget federale elvetico la svizzera inserita in un contesto geografico politico e demografico favorevole ebbe modo di consolidare la propria ricchezza facendo affidamento all'estrema efficienza della burocrazia e alla cooperazione tra imprenditori banchieri e membri di governo del consiglio federale svizzero i quali consapevoli di quanto fosse vulnerabile il proprio paese rispetto alle pressioni globali optano sempre per una politica cauta e per tutelare più o meno lecitamente le prassi
finanziarie nazionali in sostanza possiamo vedere gli ultimi 150 anni della svizzera come uno dei più grandi carpe diem della storia economica cioè un piccolo paese è limitato nelle risorse che è rimasto sapientemente in attesa dell'evento cardine di quel cambiamento geopolitico e di quella globalizzazione dei mercati economici e finanziari con cui prosperare sono sicuro e consapevole che ci sono tantissime altre motivazioni alla base dalla cultura al sistema politico alla società ma il tempo ragazzi come lo sapete è sempre un grande tiranno e ho dovuto stringere il tutto per non lunga armi più del previsto ditemi comunque la vostra riguardo io come sempre vi ringrazio per avermi ascoltato fino a questo punto se avete inoltre qualche altro suggerimento su cosa io possa fare in futuro come argomento mettetelo pure in un commento e io poi provvederò ad aggiungerlo nella mia auto liszt nella mia lista da fare degli argomenti da pubblicare ci vediamo in un prossimo video ragazzi per aspera ad astra