Crollo Esselunga: il cugino di una vittima: “Da Bergamo a Firenze tutte le settimane, spediva i soldi ai figli in Marocco”

Un dolore immenso e un futuro incerto. Sono queste le parole che descrivono la famiglia di Younes El Badaoui, uno dei cinque operai che hanno perso la vita nel tragico crollo del cantiere Esselunga a Firenze lo scorso 16 febbraio. A parlare è Abdellah, cugino di Younes, che ai microfoni di Fanpage.it racconta la storia del 39enne marocchino, padre di due figli piccoli.

Un sacrificio per la famiglia. Younes viveva a Bergamo da diversi anni, dove lavorava come muratore. Ogni settimana, con il suo stipendio, spediva una parte dei soldi ai figli e alla moglie rimasti in Marocco. "Era un uomo generoso e altruista, sempre pronto ad aiutare il prossimo", racconta Abdellah. "Lavorava duramente per dare un futuro migliore alla sua famiglia."






Un viaggio senza ritorno. Venerdì 16 febbraio, Younes era al lavoro nel cantiere di Firenze quando una trave ha ceduto, provocando il crollo di una parte della struttura. Younes non ha avuto scampo. Il suo corpo è stato trovato senza vita sotto le macerie.

Un dolore che non si placa. La famiglia di Younes è sconvolta dalla tragedia. "Non ci capacitiamo di quello che è successo", dice Abdellah. "Younes era un uomo pieno di vita, con tanti progetti per il futuro. Ora non c'è più."

Un futuro incerto. La morte di Younes lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia. Sua moglie e i suoi figli dovranno imparare a vivere senza di lui. "Faremo di tutto per aiutarli", assicura Abdellah. "Ma non sarà facile. Younes era un punto di riferimento per tutti noi."

Le domande senza risposta. La famiglia di Younes chiede chiarezza sulle cause del crollo. "Vogliamo sapere perché è successo", dice Abdellah. "C'è qualcuno che deve pagare per questa tragedia."

Un appello alla sicurezza. La tragedia di Firenze ha acceso i riflettori sulle condizioni di sicurezza nei cantieri edili italiani. "Le cose devono cambiare", dice Abdellah. "Non si può morire sul lavoro per guadagnare un po' di pane."

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Domande frequenti:

Qual è il bilancio del crollo del cantiere Esselunga a Firenze?

Il crollo ha causato la morte di 5 operai e il ferimento di altri 3.

Cosa è successo al cugino di Younes El Badaoui?

Younes El Badaoui è morto nel crollo del cantiere Esselunga a Firenze.

Cosa chiedono le famiglie delle vittime?

Le famiglie delle vittime chiedono chiarezza sulle cause del crollo e maggiore sicurezza nei cantieri edili italiani.

Cosa si può fare per migliorare la sicurezza nei cantieri edili?

Ci sono diverse misure che possono essere adottate per migliorare la sicurezza nei cantieri edili, tra cui:

  • Maggiore formazione per i lavoratori
  • Controlli più severi da parte delle autorità competenti
  • Investimenti in tecnologie e attrezzature più sicure

Conclusione:

La tragedia di Firenze ha messo in luce la necessità di migliorare la sicurezza nei cantieri edili italiani. È importante che le autorità competenti adottino tutte le misure necessarie per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.

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