L'azienda automobilistica britannica Jaguar Land Rover ha deciso di sospendere le esportazioni di veicoli prodotti nel Regno Unito verso gli Stati Uniti a partire da lunedì 7 aprile 2025. Questa drastica decisione è stata presa in risposta ai dazi del 25% imposti sulle importazioni di automobili dal presidente Donald Trump. La sospensione rappresenta uno degli esempi più evidenti dell'impatto diretto della guerra commerciale globale avviata dall'amministrazione americana su lavoratori e aziende europee. Ma quali saranno le conseguenze a lungo termine per l'industria automobilistica globale e, in particolare, per il colosso britannico?
I dazi di Trump e l'impatto sul settore automobilistico globale
I nuovi dazi del 25% sulle importazioni di auto negli Stati Uniti sono entrati in vigore il 3 aprile 2025, con le tasse su motori e componentistica che seguiranno dal 3 maggio. Questa decisione fa parte di una più ampia strategia commerciale dell'amministrazione Trump, che ha imposto tariffe su numerosi prodotti importati con l'obiettivo dichiarato di proteggere le imprese americane e rilanciare la produzione nazionale.
"Faremo pagare i Paesi che fanno affari qui e che da anni ci portano via lavoro, ricchezza e opportunità. Hanno preso così tanto dagli Stati Uniti, sia amici che nemici", ha dichiarato Donald Trump annunciando i dazi. Il presidente ha inoltre aggiunto che "quello che faremo sarà imporre un dazio del 25% su tutte le auto che non sono prodotte negli Stati Uniti" e che "questo continuerà a stimolare una crescita come mai vista prima" per l'economia americana. Reuters
Secondo le stime degli analisti, l'impatto dei dazi sarà enorme: circa 110 miliardi di dollari all'anno di costi aggiuntivi per i costruttori, equivalenti a circa 6.700 dollari per veicolo venduto. Per molte case automobilistiche questo potrebbe tradursi in un crollo dei margini, tagli alla produzione o alla gamma, e una corsa affannosa alla rilocalizzazione industriale. Il costo di un'auto potrebbe aumentare di migliaia di dollari, con 25% di dazi sulle parti provenienti da Messico e Canada che potrebbero aggiungere tra 4.000 e 10.000 dollari al prezzo finale, secondo l'Anderson Economic Group. BBC
Jaguar Land Rover: un'azienda particolarmente esposta
Jaguar Land Rover, con sede a Coventry in Inghilterra ma di proprietà del gruppo indiano Tata Motors dal 2008, è particolarmente vulnerabile a questi dazi per diverse ragioni. Gli Stati Uniti rappresentano il suo mercato principale, generando circa un quarto delle sue vendite totali, che si aggirano intorno alle 400.000 auto all'anno. Nel periodo conclusosi a marzo, l'azienda ha esportato veicoli negli Stati Uniti per un valore complessivo di 6,5 miliardi di sterline.
📌 Secondo un portavoce dell'azienda: "Gli Stati Uniti rappresentano un mercato importante per i marchi di lusso di JLR. Mentre lavoriamo per affrontare i nuovi termini commerciali con i nostri partner, stiamo adottando alcune misure temporanee, tra cui una sospensione delle spedizioni ad aprile, mentre sviluppiamo i nostri piani a medio e lungo termine." Globalist
Le automobili già mandate negli Stati Uniti – e quindi non soggette ai dazi – dovrebbero poter coprire due mesi di vendite, secondo l'azienda. Questo tempo permetterà a Jaguar Land Rover di valutare strategie a lungo termine per gestire l'impatto dei dazi.
Le conseguenze per il settore automobilistico britannico
Jaguar Land Rover dà lavoro a 38.000 persone nel Regno Unito, dove i dipendenti del settore automobilistico sono circa 200.000. La decisione di sospendere le esportazioni solleva preoccupazioni significative per l'occupazione nel settore.
Il centro studi Institute for Public Policy Research (IPPR) ha calcolato che i dazi mettano a rischio almeno 25.000 posti di lavoro diretti nel settore automobilistico britannico, senza considerare la filiera della componentistica. Tra i più esposti ci sono i dipendenti di Jaguar Land Rover e della fabbrica Mini di Cowley. Gli Stati Uniti sono infatti il secondo mercato per le aziende automobilistiche britanniche (tra le quali ci sono Mini, Rolls-Royce, Aston Martin e Ineos) dopo l'Unione Europea. IPPR
I produttori europei più colpiti dai dazi
Jaguar Land Rover è il costruttore europeo più penalizzato da questa misura, con il 100% dei modelli a listino negli USA che viene importato. Ma non è l'unica azienda a soffrire: il gruppo Volkswagen (con l'80% di auto vendute negli Stati Uniti d'importazione), Volvo, Mercedes-Benz (63%), BMW (52%) e Stellantis (45%) sono tutti significativamente esposti.
Chi ha stabilimenti negli USA potrebbe riorganizzare la produzione dei modelli più venduti localmente, ma per molti costruttori questo richiederà tempo e investimenti significativi. Alcuni sono già corsi ai ripari: Ferrari, ad esempio, ha subito alzato del 10% i prezzi dei suoi modelli a listino negli USA. Corriere
Il futuro verde di Jaguar Land Rover
Nonostante questa battuta d'arresto, Jaguar Land Rover sta portando avanti una strategia di trasformazione significativa focalizzata sull'elettrificazione e la sostenibilità. La strategia "Reimagine" dell'azienda mira a raggiungere la neutralità carbonica in tutta la catena di fornitura, nei prodotti e nelle operazioni entro il 2039.
L'elettrificazione è centrale in questa strategia: prima della fine del decennio, le gamme Range Rover, Discovery e Defender avranno ciascuna un modello completamente elettrico, mentre Jaguar diventerà un marchio interamente elettrico dal 2025.
JLR sta accelerando la trasformazione dei suoi impianti per la produzione di veicoli elettrici, con Halewood, nel Merseyside (Regno Unito), che diventerà il primo stabilimento di produzione completamente elettrico utilizzando l'architettura modulare pure-electric (EMA). Nel frattempo, a Solihull, nel West Midlands (Regno Unito), i team stanno preparando lo stabilimento per costruire i primi modelli Range Rover Electric. Tata
Le reazioni internazionali ai dazi
Le reazioni internazionali all'introduzione dei dazi sono state prevalentemente negative. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito la decisione "dannosa per le imprese e ancora peggiore per i consumatori", aggiungendo che "l'UE continuerà a cercare soluzioni negoziate, tutelando al contempo i propri interessi economici."
Il primo ministro canadese Mark Carney ha descritto i nuovi dazi come "un attacco diretto" ai lavoratori del suo Paese e ha già annunciato contromisure. Il Giappone, la Corea del Sud e il Brasile hanno espresso preoccupazioni simili, con Tokyo che ha dichiarato che valuterà "tutte le opzioni" per rispondere ai dazi. Motor1
Una nuova era per l'industria automobilistica globale?
I dazi sulle importazioni di auto potrebbero segnare l'inizio di una nuova era per l'industria automobilistica globale, caratterizzata da un crescente protezionismo e da una riorganizzazione delle catene di fornitura. Le aziende dovranno adattarsi rapidamente a questo nuovo scenario, investendo in produzione locale nei mercati chiave e accelerando la transizione verso veicoli elettrici.
Per Jaguar Land Rover, questa situazione potrebbe accelerare l'implementazione della sua strategia di elettrificazione e la diversificazione dei mercati. L'IPPR suggerisce che mentre una porta si chiude, un'altra si apre: il Regno Unito è ben posizionato per capitalizzare la transizione verso la neutralità carbonica e costruire sulla sua nicchia di produzione di mezzi di trasporto ecologici.
Cosa ci aspetta in futuro?
Il presidente Trump ha dichiarato che i dazi sono "permanenti" e che non c'è possibilità di fare marcia indietro. Tuttavia, la storia insegna che le politiche commerciali possono cambiare in base agli sviluppi economici e geopolitici.
Nel frattempo, i consumatori americani dovranno affrontare probabili aumenti dei prezzi delle auto, mentre i produttori europei cercheranno di adattarsi al nuovo scenario, potenzialmente accelerando i loro investimenti in impianti di produzione negli Stati Uniti o esplorando nuovi mercati.
Per Jaguar Land Rover, la sfida sarà bilanciare l'impatto immediato dei dazi con la sua visione a lungo termine di diventare un produttore leader di veicoli di lusso elettrici. La sua appartenenza al gruppo Tata potrebbe offrire vantaggi in termini di resilienza finanziaria e accesso a nuovi mercati, in particolare in Asia.
Conclusione
La decisione di Jaguar Land Rover di sospendere le esportazioni verso gli Stati Uniti rappresenta un chiaro esempio dell'impatto che le politiche commerciali possono avere sull'industria globale. Mentre le aziende cercano di adattarsi a questo nuovo scenario, è probabile che assisteremo a significative ristrutturazioni nelle catene di fornitura globali e potenzialmente a un'accelerazione nella transizione verso veicoli elettrici.
Per i consumatori, i dazi potrebbero tradursi in prezzi più alti e meno scelta. Per i lavoratori del settore automobilistico, soprattutto in Europa, si prospetta un periodo di incertezza. Ma per le aziende innovative che sapranno adattarsi rapidamente, questa sfida potrebbe trasformarsi in un'opportunità per ripensare i propri modelli di business e accelerare il passaggio verso un futuro più sostenibile.
FAQ sulla situazione di Jaguar Land Rover e i dazi USA
🔍 Quanto durerà la sospensione delle esportazioni di Jaguar Land Rover verso gli USA?
Secondo quanto riportato, la pausa durerà inizialmente due settimane, ma potrebbe prolungarsi mentre l'azienda sviluppa piani a medio e lungo termine per affrontare la nuova situazione commerciale.
🔍 Quali modelli di Jaguar Land Rover sono più colpiti dai dazi?
Tutti i modelli prodotti nel Regno Unito ed esportati negli Stati Uniti sono colpiti allo stesso modo dai dazi del 25%. Questo include le gamme Range Rover, Defender, Discovery e Jaguar.
🔍 I dazi influenzeranno anche i piani di elettrificazione di Jaguar Land Rover?
Probabilmente no. Anzi, questa situazione potrebbe accelerare la transizione di JLR verso i veicoli elettrici, poiché l'azienda cerca di diversificare i suoi mercati e prodotti in risposta alle sfide commerciali.
🔍 Quanti posti di lavoro sono a rischio nel Regno Unito a causa dei dazi?
L'Institute for Public Policy Research ha stimato che almeno 25.000 posti di lavoro diretti nel settore automobilistico britannico sono a rischio a causa dei dazi, senza considerare la filiera della componentistica.
🔍 Gli USA potrebbero fare marcia indietro sui dazi?
Il presidente Trump ha dichiarato che i dazi sono "permanenti", ma le politiche commerciali possono cambiare in base agli sviluppi economici e alle pressioni internazionali. Tuttavia, al momento non ci sono segnali di un possibile ripensamento da parte dell'amministrazione americana.
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