Si aprono nuovi capitoli per l'affaire Ferrarini. E si aggiungono ulteriori polemiche e liti legali che potrebbero determinare - nel caso fosse accolta l'argomentazione degli avvocati di una società creditrice - la nullità del concordato Vismara.
Dopo che lo scorso 20 aprile il tribunale di Reggio Emilia aveva concesso l'omologa alla proposta di concordato avanzata da Vismara, Spienergy, (creditrice di Vismara per 1.150.747,67 euro oltre che del Gruppo Ferrarini per circa altri 3 milioni di euro) presenta un reclamo alla Corte d'Appello di Bologna aprendo una nuova fase di verifica.
Spienergy, che opera nella settore della produzione e distribuzione di energia elettrica, contesta di non aver ricevuto comunicazione della fissazione dell'udienza finale davanti al tribunale reggiano dell'8 aprile. Motivo per cui si sembra si sia potuta opporre - per tutelare i diritti dei creditori e il diritto di difesa - solo il successivo giorno 13 dello stesso mese (opposizione giudicata inizialmente tardiva ma non secondo i legali dei ricorrenti a fronte degli oltre due anni passati dal deposito della prima domanda di concordato.
Ma ad essere a rischio potrebbe essere il concordato stesso a causa dell'argomentazione supportata da sentenze della Cassazione a Sezioni unite: "l'assoluta assenza di causa in concreto del concordato" con l'adozione di SFP , gli strumenti finanziari partecipativi per il soddisfacimento dei creditori che potrebbero non essere in grado di attribuire quanto promesso. Una argomentazione questa che - se presa in considerazione - potrebbe tradursi nella nullità del concordato stesso.
Ad avanzare opposizione alla proposta di concordato era stata anche l'Agenzia delle Entrate di Lecco. Ma non era stata accolta. E non è escluso che ora non presenti reclamo.
L'articolo Ferrarini, creditori rimettono palla in gioco: Potrebbe essere a rischio il concordato Vismara proviene da Agricolae.
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